PAVIMENTI IN RESINA INDUSTRIALI: INDICAZIONI, CARATTERISTICHE, DATI
TECNICI E PROGETTUALI
I pavimenti in resina sono una soluzione che coniuga un’estetica contemporanea, con necessità tecniche e pratiche. In questo approfondimento si analizzano le caratteristiche, i vantaggi e i costi della resina per pavimenti, sempre più scelta sia per ambienti di tipo industriale e commerciali che per quelli residenziali.
Resistenza, durata nel tempo, numerose varianti personalizzabili: il pavimento in resina sembra essere la soluzione ideale per chi desidera dare un tocco totalmente nuovo alla propria casa. Il tutto senza dover spendere una cifra eccessiva. In questo focus impareremo a conoscere le caratteristiche dei pavimenti in resina, comprendendo i vantaggi e gli svantaggi legati all’uso di questo materiale.
Si tratta di pavimenti tecnologici, come i pavimenti in microcemento, solid surface, vinile o laminato, con interessanti caratteristiche di facilità di applicazione e manutenzione, resistenza e durata.
Resina per pavimenti
Il pavimento in resina è una soluzione sempre più utilizzata per gli ambienti interni sia di tipo industriale che domestico, la sua diffusione deriva anche dall’interesse crescente per il design e l’arredamento di interni.
Le resine per pavimenti hanno le proprie origini nel mondo dell’industria e dei luoghi pubblici, proprio per le notevoli caratteristiche tecniche, che rendono questo materiale adatto anche ad ambienti soggetti a continue sollecitazioni meccaniche.
La resina è un materiale resistente e pratico, ma che si contraddistingue anche per un’estetica ricercata. Si tratta di un pavimento perfetto per ristrutturare casa, in quanto è molto sottile (circa 3-4 mm) e può essere applicato direttamente sull’esistente, dando un aspetto completamente nuovo agli ambienti senza dover rimuovere il pavimento originale.
Come dicevamo si tratta di un materiale notoriamente utilizzato nei luoghi commerciali o pubblici, sono molti gli esempi di negozi con pavimenti in resina, ma anche gli impianti sportivi e la pavimentazione in resina è molto utilizzata nelle scuole, questo perché tra le sue caratteristiche vi è quella di essere molto resistente dal punto di vista meccanico e chimico.
Quali sono le diverse tipologie di resina per pavimenti?
Esistono diverse tipologie di rivestimenti in resina per la realizzazione di una pavimentazione o rivestimento, tra cui quella spatolata e quella autolivellante. La prima ha un aspetto meno liscio rispetto a quella autolivellante, ma entrambe sono elastiche e adatte a ricoprire diverse superfici, senza creparsi o rompersi. Quelle in metacrilato hanno una posa rapida e si tratta di un pavimento in resina resistente anche alle aggressioni chimiche; la resina multistrato, invece, è utilizzata spesso per pavimenti industriali, per la sua particolare resistenza. Le personalizzazioni, in realtà, sono poi infinite, in quanto è possibile variare sia il colore che l’effetto della superficie. le resine epossidiche, ovvero le più diffuse per la realizzazione di pavimenti. Resistenza meccanica, termica e ottime proprietà idrorepellenti: la resina epossidica è un polimero termoindurente costituito da una resina e da un indurente che, una volta miscelati e induriti, creano uno strato vetrificato. Si tratta una resina duttile e di facile lavorazione, adatta ai pavimenti, ma anche a realizzare pareti e per la creazione di elementi di arredo. Le resine metacriliche hanno un’ottima resistenza meccanica e proprio come tutte le resine sono facilmente lavabili e sanificabili. Non a caso trovano ampio impiego negli ospedali e in generale in ambienti dove deve essere garantito un alto livello igienico.
La resina cementizia si crea mescolando alla resina il cemento e ciò le conferisce ottimi valori in termini di resistenza. Questa tipologia di resina si adatta bene alle pavimentazioni domestiche ed è durevole nel tempo.
Tra le resine più note troviamo anche acrilica, più liquida rispetto a quella epossidica. Come caratteristiche peculiari citiamo la sua resistenza agli sbalzi di temperatura, la stabilità cromatica e la sua traspirabilità.
Pavimento in resina: pro e contro
Oltre alle proprietà della resina già citate, come la resistenza, ci sono altri aspetti positivi che spingono a scegliere il pavimento in resina, tra cui proprio il suo aspetto.
Infatti, questa tipologia di pavimento si presenta completamente uniforme, senza fughe o punti di giunzione, ma sotto forma monolitica e omogenea, assicurando un piacevole impatto visivo. La resina è inoltre un materiale resistente anche dal punto di vista chimico, molto igienica, visto che il pavimento è continuo e senza fughe, facile da pulire e insensibile a muffe e batteri.
Anche la fase di posa non presenta difficoltà, ma anzi rappresenta un ulteriore vantaggio, poiché i lavori sono abbastanza semplici e veloci, permettendo di posare il pavimento in resina su pavimento esistente senza alcun lavoro di demolizione. Naturalmente è comunque consigliabile rivolgersi a un professionista.
Inoltre il pavimento in resina è una soluzione adatta anche nelle abitazioni dotate di riscaldamento a pavimento, scelta sempre più condivisa negli interventi di ristrutturazione, la resina aiuta infatti il passaggio del calore.
Sono proprio tutti questi vantaggi che, negli ultimi anni, hanno fatto sì che la resina raccogliesse tanto consenso anche nel settore privato. La resina vanta inoltre proprietà impermeabilizzanti, motivo per cui viene utilizzata anche in esterni.
La resina resiste perfettamente in ambienti umidi come il bagno. Alla stessa maniera è un’ottima scelta per la cucina: non teme macchie, schizzi di cibo o sbalzi di temperatura. La sua resistenza è la sua forza: un pavimento in resina difficilmente può rovinarsi, anche in un ambiente particolare come quello della cucina.
Anche se di recente utilizzo nel contesto residenziale, la resina si è ritagliata un posto di tutto rispetto tra le superfici più amate e utilizzate per il suo mix di ottime caratteristiche tecniche ed estetiche.
Abbiamo parlato di versatilità, un aggettivo che ben racchiude le potenzialità della resina: è un tipo di pavimentazione che viene utilizzata sia per gli interni domestici che per gli spazi outdoor, per non parlare di tutto il segmento delle attività commerciali e ad alto traffico.
Come qualsiasi altro materiale, anche la resina presenta alcuni svantaggi, tra cui l’essere soggetta a usura e a graffi. Per questo molto spesso le zone più soggette a calpestio, in casa, vengono protette, ad esempio con dei tappeti. Inoltre, quando si decide di posare un pavimento in resina è sempre opportuno valutare il supporto su cui si posa il pavimento, per evitare che nello strato di resina si formino irregolarità.
I raggi UV in alcuni casi possono avere un effetto ingiallente sulla resina e la soluzione generalmente consiste nel provvedere a trattare le pavimentazioni con finiture poliuretaniche, più resistenti. Infine, è possibile che nel caso si bagni, il pavimento diventi scivoloso.
Posa dei pavimenti in resina
La prima cosa da fare quando si posa un pavimento in resina è quella di verificare il fondo su cui verrà applicata, perché nel caso fossero presenti rotture o irregolarità di una certa entità è necessario provvedere a sistemarlo. Invece, nel caso si tratti di una nuova realizzazione, è sempre opportuno verificare che il supporto sia completamente asciutto e stabilizzato. Comunque, per favorire l’adesione al supporto si può scegliere di applicare un primer fissativo.
Una volta verificato il supporto e fatte le operazioni del caso, è possibile procedere con l’applicazione della resina, operazione che può essere svolta grazie all’utilizzo di un apposito rullo o di spatole. A differenza di molti altri pavimenti, quello in resina prevede la posa di un unico “elemento” ovvero proprio l’impasto di resina e polimeri, che man mano solidifica e asciuga.
Un’ultima operazione, se ritenuto necessario, è quella di applicare anche uno strato protettivo. In linea di massima, dopo alcuni giorni il pavimento risulta calpestabile.
La resina non limita la creatività, anzi lascia libero spazio ai gusti e ai diversi arredamenti grazie ai tanti colori- dai più tradizionali e delicati ai più accesi, alle nuance più brillanti e cangianti, all’aspetto, dalle finiture opache a quelle lucide, con il possibile inserimento di inserti decorativi, alla consistenza, ruvida o liscia per effetti sorprendenti e unici, in grado di personalizzare le stanze.
Spatolato, monocromatico, nuvolato. Sono davvero tantissimi gli effetti che è possibile ottenere con la resina.
Quanto può durare un pavimento in resina?
Il pavimento in resina ha dei notevoli plus: ha un’elevata resistenza meccanica, è l’ideale per superfici ad alto calpestio è un materiale che non si lascia scalfire neanche dall’azione di agenti chimici che potrebbero rovinare qualsiasi pavimentazione.
Un pavimento in resina è di per sé un prodotto destinato a durare nel tempo: la resistenza è la sua caratteristica peculiare, anche in caso di superfici ad elevato calpestio come nel caso di un locale, di un negozio oppure di un ufficio.
È chiaro che, come tutte le pavimentazioni, può essere soggetta a usura nel corso del tempo: si suggerisce di scegliere di utilizzare un trattamento ad hoc o una certa finitura per il tipo di ambiente in cui viene posato il pavimento. Un esempio è il trattamento impermeabilizzante, ideale per le superfici che vengono poste in bagno oppure negli ambienti esterni. Le tipologie di trattamento sono differenti: oltre all’impermeabilizzazione è possibile applicare sigillanti antimacchia o soluzioni indurenti. Per ripristinare la bellezza di un pavimento e rigenerarlo non è necessaria una manutenzione complessa: il professionista di riferimento potrà utilizzare un prodotto protettivo trasparente per ripristinare il suo aspetto originario.
La qualità dei materiali è sempre un fattore importante che va a determinare la durata di una pavimentazione, così come le tecniche di posa: tutti questi fattori sono strettamente legati alla scelta del professionista che segue il lavoro. L’esperienza, la qualità dei materiali e l’attenzione sono elementi fondamentali che possono fare la differenza per il vostro progetto.
Non dimentichiamo infine le piccole accortezze quotidiane: per la manutenzione ordinaria di un pavimento in resina dovrete pulire prontamente le macchie laddove si presentino. Il pavimento in resina non ha fughe e quindi è estremamente semplice da pulire e in generale è un iter meno impegnativo di un parquet o del marmo.
I pavimenti in resina industriali non sono di un’unica tipologia, ma anzi, si suddividono in numerose varianti a seconda del tipo di applicazione, dello spessore e delle materie prime utilizzate. Tale suddivisione viene inoltre normata dalla UNI 8297:2004.